La porta del male

La porta del male
Guillermo Del Toro e Chuck Hogan

Tre60, pubblicato nel 29 ottobre 2020
336 Pagine

Odessa Hardwick mai avrebbe pensato di dover puntare la pistola contro il suo collega Walter Leppo. Eppure, durante l'arresto di un assassino, Walter impazzisce inspiegabilmente diventando all'improvviso violento.
Si tratta di legittima difesa, l'unico motivo per cui Odessa ha agito così è stato per difendere una bambina di nove anni.
Non è semplice però spiegare la dinamica dell'accaduto ed essere creduta, ma soprattutto Odessa sa che non può raccontare della presenza oscura che si è levata dal corpo dell'agente deceduto.
Odessa viene assegnata ad incarichi di ufficio, a partire dal riordino dell'ufficio di un agente in pensione, Solomons, attualmente ricoverato in ospedale.
Odessa porta a Solomons le sue cose in ospedale, e lì scopre che l'ex agente potrebbe avere le risposte che lei cerca.

Guillermo Del Toro, straordinario regista di fama mondiale, e Chuk Hogan, autore di bestseller, hanno creato un thriller sovrannaturale macabro e inquietante, primo di una serie.
La storia è ambientata in più archi temporali, nel presente abbiamo la storia di Odessa, mentre nel passato viene raccontato il percorso di Solomons dai primi passi della sua carriera da primo uomo afroamericano dell'FBI. Ben presto il lettore si accorgerà che i destini delle due storie inevitabilmente si incroceranno.

I due autori alternano il presente, il passato, e un passato ancora più lontano, in modo semplice.
Per arrivare a capire il presente infatti, il lettore deve tornare al '500, quando esistevano antiche forze oscure, i Famelici, in grado di dominare il corpo umano, nutrendosi del loro dolore più atroce.

Il ritmo della storia è veloce ed emozionante. Ero molto curiosa di scoprire il destino di Odessa, ma anche di sapere quale sarebbe stato quello di Solomons. Tuttavia avrei apprezzato qualche approfondimento in più sui personaggi, specialmente su quello di Solomons, da cui ero molto affascinata.

La scrittura degli autori è sicuramente efficace e vincente. Leggendo questo romanzo si hanno perfettamente chiare le immagini di quello che sta succedendo. I due talenti, quello del regista e dello scrittore, si fondono completamente, creando un vero e proprio film su carta.

La porta del male
Guillermo Del Toro e Chuck Hogan

Tre60, pubblicato nel 29 ottobre 2020
336 Pagine

Odessa Hardwick mai avrebbe pensato di dover puntare la pistola contro il suo collega Walter Leppo. Eppure, durante l'arresto di un assassino, Walter impazzisce inspiegabilmente diventando all'improvviso violento.
Si tratta di legittima difesa, l'unico motivo per cui Odessa ha agito così è stato per difendere una bambina di nove anni.
Non è semplice però spiegare la dinamica dell'accaduto ed essere creduta, ma soprattutto Odessa sa che non può raccontare della presenza oscura che si è levata dal corpo dell'agente deceduto.
Odessa viene assegnata ad incarichi di ufficio, a partire dal riordino dell'ufficio di un agente in pensione, Solomons, attualmente ricoverato in ospedale.
Odessa porta a Solomons le sue cose in ospedale, e lì scopre che l'ex agente potrebbe avere le risposte che lei cerca.

Guillermo Del Toro, straordinario regista di fama mondiale, e Chuk Hogan, autore di bestseller, hanno creato un thriller sovrannaturale macabro e inquietante, primo di una serie.
La storia è ambientata in più archi temporali, nel presente abbiamo la storia di Odessa, mentre nel passato viene raccontato il percorso di Solomons dai primi passi della sua carriera da primo uomo afroamericano dell'FBI. Ben presto il lettore si accorgerà che i destini delle due storie inevitabilmente si incroceranno.

I due autori alternano il presente, il passato, e un passato ancora più lontano, in modo semplice.
Per arrivare a capire il presente infatti, il lettore deve tornare al '500, quando esistevano antiche forze oscure, i Famelici, in grado di dominare il corpo umano, nutrendosi del loro dolore più atroce.

Il ritmo della storia è veloce ed emozionante. Ero molto curiosa di scoprire il destino di Odessa, ma anche di sapere quale sarebbe stato quello di Solomons. Tuttavia avrei apprezzato qualche approfondimento in più sui personaggi, specialmente su quello di Solomons, da cui ero molto affascinata.

La scrittura degli autori è sicuramente efficace e vincente. Leggendo questo romanzo si hanno perfettamente chiare le immagini di quello che sta succedendo. I due talenti, quello del regista e dello scrittore, si fondono completamente, creando un vero e proprio film su carta.
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